Europei Limburg 2024, Tim Merlier la spunta su Olav Kooij! Italia fuori dai dieci dopo aver controllato per tutta la corsa

È Tim Merlier il nuovo campione europeo tra gli uomini élite. La rassegna continentale di Limburg 2024 si chiude con il successo del belga, che si è imposto sul traguardo di Hasselt al termine di una volata nella quale Jonathan Milan è rimasto chiuso nelle ultime centinaia di metri, concludendo solo 13° e non riuscendo così a coronare al meglio il gran lavoro svolto dall’Italia durante tutta la giornata. Rimasto al coperto fino alla fine, Merlier è sbucato negli ultimi 150 metri e si è tenuto dietro Olav Kooij (Paesi Bassi) e Madis Mihkles (Estonia), che con il colpo di reni ha superato Jasper Philipsen (Belgio) per il terzo posto.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Partenza molto veloce e, dopo diversi tentativi di attacco, a riuscire ad avvantaggiarsi sono Mathis Le Berre (Francia), Nils Brun (Svizzera), Ivo Oliveira (Portogallo), Felix Ritzinger (Austria) e Jonas Rutsch (Germania), l’iniziatore dell’attacco. Dietro, Paesi Bassi e Italia si mettono subito in posizione di controllo, ma il grosso del lavoro poi inizia a farlo Remi Cavagna (Francia), situazione curiosa dato che il francese ha un compagno di squadra in fuga e che in pratica non chiede cambi a nessun altro corridore, proseguendo a ritmo alto e tenendo la fuga a meno di 1’30” di vantaggio.

Il CT francese Thomas Voeckler raggiunge Le Berre in fuga e gli dice di non collaborare più, mentre Cavagna prosegue la sua gran tirata; il vantaggio della fuga scende quindi sotto il minuto e il ritmo rimane molto alto, quando alla conclusione mancano ancora più di 160 chilometri. Dopo il quarto passaggio sul traguardo e l’uscita dal circuito di Hasselt, il plotone rallenta e il margine degli attaccanti torna a 1’30” nell’avvicinamento al circuito del Limburgo, con il gruppo che riprende a guadagnare terreno affrontando i primi due tratti di pavé, Printhagendreef e Manshoven.

Sul terzo, quello di Op de Kriezel, Ritzinger perde contatto dalla testa della corsa, mentre dietro è la Danimarca ad accendere la miccia e ad allungare con Mads Würtz Schmidt, seguito da Arthur Kluckers (Lussemburgo). I due vanno a riprendere Ritzinger e si riportano sugli uomini al comando, ma l’austriaco si stacca nuovamente, a causa di un problema meccanico. Dietro, però, si è intanto formato un gruppetto di contrattaccanti, composto da Mathieu Van Der Poel e Mike Teunissen (Paesi Bassi), Søren Kragh Andersen e Mads Pedersen (Danimarca), Jordi Meeus (Belgio), Matteo Trentin (Italia), Michal Paluta (Polonia) ed Erik Fetter (Ungheria).

Questi otto si riportano sulla testa della corsa dopo il primo passaggio dallo strappo di Kolmontberg, ma il plotone, molto vicino, va a riprendere tutti quanti sul successivo Zammelenberg. Dopo qualche altro tentativo di attacco, annullato soprattutto grazie agli azzurri, il secondo passaggio su Manshoven vede Van Der Poel nuovamente all’attacco, con il campione del mondo che riesce a portar via un drappello di cinque uomini, mentre dietro Tim Merlier (Belgio) è vittima di una foratura, risolta però rapidamente. Il belga riesce quindi a rientrare in gruppo, che nel frattempo è andato a riprendere gli attaccanti.

Van Der Poel ci riprova sul pavé di Op de Kriezel, subito marcato da Trentin e da Mikkel Bjerg (Danimarca), assieme ai quali riesce a guadagnare una ventina di secondi sul gruppo, dove è il Belgio a provare a ricucire. L’accelerazione provoca tuttavia una frattura nella prima parte del plotone, dal quale si sganciano 18 uomini che vanno a ricongiungersi con i tre al comando. Davanti, con 80 chilometri da percorrere, troviamo quindi Mathieu Van Der Poel, Pascal Eenkhoorn, Mike Teunissen e Danny Van Poppel (Paesi Bassi), Hugo Page (Francia), Laurenz Rex, Jonas Rickaert e Edward Theuns (Belgio), Kasper Asgreen, Mikkel Bjerg e Mads Pedersen (Danimarca), Mirco Maestri, Jacopo Mosca e Matteo Trentin (Italia), Stian Fredheim e Alexander Kristoff (Norvegia), Jannik Steimle (Germania), Rui Oliveira (Portogallo), Oded Kogut (Israele), Madis Mihkels e Norman Vahtra (Estonia).

Questo gruppetto riesce a guadagnare 25″ sul plotone, dove sono soprattutto Germania e Spagna a impegnarsi per andare a chiudere, non riuscendo tuttavia inizialmente ad avvicinarsi nonostante la poca collaborazione davanti. Si susseguono infatti vari attacchi, con protagonisti soprattutto danesi e neerlandesi, ma dopo ogni tentativo avviene sempre il ricompattamento, seguito da un rallentamento che porta il gruppo a recuperare pochi secondi ogni volta. Alla fine, a 62 chilometri dal traguardo, avviene il ricongiungimento e si torna con una situazione di gruppo compatto, anche se quest’ultimo ha perso diversi pezzi per strada.

Poco dopo, il terzo e ultimo passaggio da Manshoven registra un nuovo tentativo con Theuns, Kluckers, Davide Ballerini (Italia) e Christophe Laporte (Francia), sui quali si riportano Van Der Poel e Kragh Andersen, ma anche questo attacco viene annullato. Miglior sorte ha un successivo drappello che si forma sul pavé di Op de Kriezel, che vede Pedersen, Van Der Poel, Laporte, Klukers e Rutsch uscire con una decina di secondi di vantaggio sul gruppo, dove Italia e Belgio si portano davanti in forze per andare a ricucire. Il gap, però, si assesta sui 15″, salendo a 27″ dopo l’ultimo strappo di giornata, quello di Zammelenberg, dove Pavel Bittner (Repubblica Ceca) prova senza successo a evadere dal plotone.

L’azione degli italiani e dei belgi è però più efficace nei chilometri seguenti, una volta usciti dal circuito del Limburgo per dirigersi nuovamente verso quello di Hasselt, e alla fine gli attaccanti sono riassorbiti a 25 chilometri dalla conclusione. Con gli azzurri a controllare la situazione, finisce in un nulla di fatto il breve tentativo di Simon Pellaud (Svizzera), così come quello di Kragh Andersen appena dopo l’ultimo passaggio sulla linea d’arrivo. Più deciso è invece l’attacco del connazionale Kasper Asgreen, che richiede un impegno particolare a Edoardo Affini per andare ad annullarlo, cosa che avviene a 7000 metri dal traguardo.

Un ultimo tentativo di Kragh Andersen subisce la stessa sorte, sempre grazie alla buona guardia fatta da Affini, che porta il gruppo fino ai -3 dall’arrivo prima di spostarsi. Con ancora Mattia Cattaneo, Matteo Trentin, Davide Ballerini e Simone Consonni a disposizione di Jonathan Milan, il treno dell’Italia riesce a mantenere il comando nonostante il tentativo di rimonta dei Paesi Bassi con Daan Hoole, mentre il Belgio appare un po’ indietro con i suoi uomini. Questi riescono però a rimontare velocemente e a risalire proprio nelle ultime centinaia di metri, con Consonni e Milan che restano invece un po’ chiusi contro le transenne e perdono posizioni, finendo fuori gioco. A lanciare la volata sono Jasper Philipsen, Kristoff e Bittner, ma da dietro e dall’esterno rinvengono a doppia velocità Merlier, Kooij e Mihkels, che vanno a prendersi i tre gradini del podio in quest’ordine.

Risultato Prova in Linea Uomini élite Europei Limburg 2024

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